Pesca

Tecniche ed attrezzature 

La pesca dal kayak è molto  più che andare semplicemente a pesca. In kayak si è veloci e silenziosi. Ci si avvicina come un belly boat e ci si muove come una barca. Ci si sente parte integrante della natura. Nonostante possa sembrare troppo piccolo il kayak è invece un'ottima postazione di pesca per molte tecniche. L'unica raccomandazione, sia in acque dolci o in mare, è sempre di mettere al primo posto la sicurezza oltre il rispetto per l'ambiente. Informatevi sempre bene sui regolamenti e  permessi della zona di pesca. Per la pesca in acque interne è necessario possedere inoltre la licenza di pesca.

 


Acque interne
Nei laghi e nei fiumi il kayak si presta bene nella pesca a spinning e a mosca. Per queste tecniche si adattano meglio i kayak non troppo lunghi, meno ingombranti e più maneggevoli. Esistono modelli cortissimi, nati proprio per praticare la pesca tra i canneti e nella fitta vegetazione. Normalmente la lunghezza dei kayak si aggira intorno ai 3 mt. e sono molto stabili in modo da consentire di pescare anche in piedi. Il kayak viene usato anche per la pesca al siluro o nella pesca alla carpa. Nella sezione dei video troverete vari esempi di pesca a luccio e siluro.


Acque marittime

In mare il kayak è davvero a suo agio!!

Non inquina, è silenzioso, è veloce, non teme le onde  e non passa di certo inosservato dagli altri pescatori. Le catture, piccole, grandi o enormi che siano, per il kayak non fanno alcuna differenza. Principalmente le tecniche praticate con il kayak sono tre:  traina, spinning e bolentino. 
La traina: è sicuramente la tecnica più affascinante. Il kayak permette di utilizzare anche due canne montate a traina contemporaneamente, magari con esche o profondità diverse. Si possono utilizzare esche artificiali oppure pesci vivi o morti. Le prede maggiormente ricercate sono i pesci pelagici: serra, tonni e barracuda, oppure i carangidi: leccie amia e ricciole. L'esca viva più usata è sicuramente l'aguglia, che viene pescata sotto costa con una traina ultra light o con la tecnica dello striscio. Una volta catturata l'aguglia, viene generalmente innescata con un paio di ami di generose dimensioni, muniti di cavetto d'acciaio se si intende pescare serra o barracuda. Durante la traina si possono usare dei piombi guardiani per variare la profondità dell'esca.

Lo spinning: si pratica principalmente nelle zone adiacenti alle foci dei fiumi, nelle dighe frangiflutti e tra le scogliere naturali. L'obiettivo principale sono le spigole, i serra e le leccie. Una caratteristica dello spinning dal kayak è che difficilmente si perdono gli artificiali, proprio perchè ci si muove facilmente anche in acque bassissime e tra gli scogli recuperando sempre la preziosa esca.

Il bolentino: pesca che può essere fatta ancorata o a scarroccio, secondo i fondali e le prede desiderate. Come esche useremo i coreani, l'arenicole, gli americani, i calamari, i gamberi, i cannolicchi e le sarde. Le montature potranno essere a bandiera, con svariati ami, o ad amo unico con piombo passante, fisso o scorrevole. Le piombature varieranno in base alla profondità ed alla corrente sottostante. Le prede maggiormente ricercate sono i saraghi, le tanute, le perchie, le gallinelle, le boghe, i pagelli, le triglie, le mormore, i sugarelli e le orate.

Altre tecniche: Jigging, pesca con artificiale sul fondo. Una tecnica nuova per noi, importata dal Giappone. Non è facile ma sicuramente è divertente e molto frenetica. E' adatta a fondali superiore ai 20mt. e si riescono a fare catture davvero importanti. Questa tecnica si divide principalmente in Heavy Jigging, per profondità importanti ed è rivolto a grandi predatori. Il Light Ligging, per fondali dai 15 ai 25 mt, gli artificiali sono notevolmente più leggeri e molto performanti per la pesca al pesce azzurro. Inchiku e kabura più adatti a fondali meno profondi, misti sabbia, a caccia di predatori ma anche grufolatori. Drifting leggero, a caccia di serra, barracuda, verdesche e tonnetti, magari usando un palloncino come galleggiante.  La pesca con i filaccioni non sarà proprio sportiva come tecnica,  ma sicuramente è divertente e molto catturante. Non può mancare la pesca alle seppie nei periodi più freddi e all'immancabile polpo.


Pesca in apnea
Questa tecnica probabilmente interessa meno, ma il kayak per la pesca in apnea è davvero eccezionale. Consente di muoversi velocemente da un posto ad un altro ed è comodissimo come base d'appoggio. Io normalmente uso mettere una bandierina di segnalazione rossa e bianca nel kayak per segnalare la mia presenza in zona.


TRAINA COL VIVO AL PESCE SERRA

Tra le tecniche più usate in mare dagli appassionati di Kayak Fishing c'è sicuramente la pesca al pesce serra, per questo motivo condivido nel sito un bellissimo articolo della pagina Facebook "Pescare Milazzo"

Il pesce serra fino ad alcuni anni fà non era facile incontrarlo, pur essendo presente quasi ovunque in Italia. Essendo un pesce all'epoca poco frequente, in quei casi veniva catturato, era davvero raro poterlo portare a bordo, per via della sua dentatura capace di recidere qualsiasi terminale in nylon.

Il pesce serra è un predatore molto aggressivo che attacca spesso per istinto e non per fame.

Ha abitudini gregarie e si sposta frequentemente. Nella stagione estiva, subito dopo il periodo della riproduzione inizia ad accostare sottoriva. Lo si può trovare sia in pochissimi metri d'acqua come pure su fondali superiori ai 30-40m di profondità. 

La taglia media si aggira tra i 2 ed i 4kg di peso, ma in Italia si sono registrate catture di serra anche oltre i 10kg di peso.

Parlando di traina, l'esca principe è il vivo.. in questo articolo parleremo infatti della traina con l'esca viva. Anche se gli artificiali in alcuni casi possono anche andare bene, il vivo resta di molto superiore e catturante, in particolare con i serra di taglia.

Andiamo alle zone da battere.... foci, spiagge a fondale medio- basso con presenza di pesce foraggio, gli antemurali portuali e tutte quelle zone dove negli anni si sono registrate le catture.

Io personalmente traino l'esca viva da un semplice kayak, il kayak fishing si addice perfettamente in questa pesca. Logicamente la si può fare anche da un'imbarcazione a motore piccola o grande che sia.

Andiamo alla tecnica...

Grande combattente il serra, una volta allamato si difende dimenandosi in superficie e saltando spesso fuori dall'acqua per tentare di liberarsi dagli ami. 

Per divertirsi e godersi il combattimento è consigliabile usare attrezzature leggere. Io utilizzo una canna da trolling 8-12lb abbinata con un mulinello rotante da 15lb imbobinato con del trecciato da 30lb e un mediano in nylon di 20m dello 050, a finire andremo a collegare il terminale tramite una girella. Questo sarà sia in nylon che fluorocarbon della misura variabile tra uno 040 e uno 050, la scelta sta al pescatore... a finire del nostro terminale legheremo uno spezzone di cavetto d'acciaio lungo circa 20-30cm del libbraggio di 15-30lb da scegliere in base alle dimensioni dell'esca usata. Il nostro terminale sarà lungo complessivamente circa 1.5m o poco più. Il nostro cavetto sarà costituito da due o tre ami di misura variabile tra il 2/0 e 6/0, da valutare in base alle dimensioni dell'esca usata.

Parlando di esche vive andremo a usare in primis aguglie e cefali, vanno anche bene in alternativa sgombri, sugarelli, lecce stella, occhiate e lucci di mare. Il serra ha una bocca abbastanza grande e non avrà difficoltà ad addentare esche grandi. Infatti invito ad usare esche che variano dai 100 ai 300g di peso , troppo piccole spesso vengono snobbate.

Si può trainare sia con un piombo guardiano sui 100g che senza totalmente in superficie. La velocità di traina varia da 1 a 1.5 nodi. L'esca viene fatta lavorare ad almeno 20-30m dall'imbarcazione.

La frizione del mulinello va lasciata più lenta, in modo da non far avvertire resistenza al pesce, una volta che essa parte bisogna chiudere subito e ferrare, anche più volte il pesce, in modo da far allamare bene i nostri ami nella robusta bocca del serra. Una volta allamato il combattimento dovrà essere breve, purché combattivo raramente andremo a prendere pesci oltre i 6kg, e con l'attrezzatura usata possiamo contrastarlo tranquillamente. Perdendo troppo tempo nel combattimento daremo molte chance di libertà al pesce che potrà slamarsi durante i vari salti e peggior cosa potrebbe recidere il nostro cavetto.

Adesso non resta che provarci... procuratevi un buon guadino o raffio per salparlo su.
Danilo Triolo